IL PENSIERO DI DON GIUSEPPE MAZZOCCO DOPO LA VISITA A BEIRA DEI VESCOVI PIERANTONIO E BENIAMINO

Dal 20 al 27 giugno i vescovi Pierantonio della nostra diocesi e Beniamino di Vicenza hanno visitato insieme la missione e la diocesi di Beira. Aggiungo alla bella sintesi del Vescovo Pierantonio, pubblicata nell’edizione scorsa del settimanale, la cronaca di questo viaggio. Sono stati giorni di fraternità, cordialità e confronto sulla nuova collaborazione missionaria avviata tra le due diocesi.
Sono arrivati mercoledì a Beira insieme a don Arrigo, direttore dell’ufficio missionario di Vicenza; il loro viaggio è stato relativamente veloce al tal punto che le valigie sono arrivate il giorno dopo.
Il giovedì si sono visitate le parrocchie: prima quella di Sao Pedro Cláver, mostrando i lavori fatti, le comunità ministeriali, gli orti urbani e facendo conoscere l’istituto dei Padri Somaschi; poi le tre parrocchie dell’unità pastorale, San Francisco Xavier, Santos Anjos e Todos os Santos compresa la bella spiaggia sull’Oceano Indiano. Si è pranzato con il Vescovo Claudio e si è visitato quel poco che c’è da vedere a Beira.
Il venerdì mattina si è viaggiato per 40 Km per raggiungere Mafambisse, piccola cittadina di 60.000 abitanti animata dai preti vicentini dell’istituto san Gaetano. Si è fatto poi ritorno a Dondo, altra città di 120.00 abitanti, incontrando le suore orsoline di Breganze, che ci hanno offerto un delizioso pranzetto. Alla sera il Vescovo Beniamino ha celebrato in San Pietro Claver, mentre il vescovo Pierantonio ha celebrato in “portoghese” in una parrocchia dell’unità pastorale dell’aeroporto. Alla sera, dopo cena, abbiamo fatto un primo confronto sul percorso di questa nuova esperienza “fidei donum”.
Nel giorno di sabato, il Vescovo Pierantonio ha visitato e celebrato la festa del patrono nella comunità Sao Paulo. Al mattino abbiamo anche fatto visita a una mamma che aveva perso la sua bambina annegata in un pozzo.
Dopo la tristezza di questa tragedia, molta gente era assente, tuttavia la festa non poteva essere rinviata e in una forma un po’ sommessa abbiamo celebrato la festa dei santi Pietro e Paolo e si è pranzato insieme. Per la gente della comunità, la presenza del Vescovo dall’Italia è stato un grande onore e un insperato dono. Nel pomeriggio il nostro Vescovo ha conosciuto la catechesi sotto le piante della parrocchia San Pedro C., apprezzando la compostezza, la curiosità e la gioia dei bambini nel conoscerlo.
Non è mancato pure l’incontro con i cresimandi. Alla sera, cena con le orsoline di Beira e una partita dei mondiali, particolarmente apprezzata dal Vescovo Beniamino, vecchio giocatore delle giovanili del Venezia.
La domenica il Vescovo Pierantonio ha conferito la cresima a 15 ragazzi in San Pietro C, il Vescovo Beniamino nell’unità Pastorale. Si è fatto il pranzo con le comunità e la logistica sotto gli alberi da cocco era suggestiva. Dopo pranzo il Vescovo Pierantonio ha aperto un dialogo con la gente sul valore e le sfide della famiglia. Alla fine alcuni ragazzi hanno offerto alcune danze tipiche.
Lunedì all’alba abbiamo viaggiato per duecento chilometri per far conoscere una missione dell’interno, visitando Gorongosa. E’ una cittadina importante dal un punto di vista turistico e naturalistico, vi si trova uno dei parchi safari più importanti del Mozambico ed è pure la sede della Renamo, il partito guerrigliero di opposizione, spesso luogo di guerra. La parrocchia è stata evangelizzata dai padri missionari d’Africa e conserva l’antica impostazione, con la chiesa al centro, le scuole con i dormitori dei ragazzi e delle ragazze, la casa dei preti e delle suore, anticamente anche l’ospedale.
E’ stato importante per i vescovi conoscere tale realtà interna, per percepire le distanze della diocesi, le strade impossibili, la differenza tra città e campagna.
Il martedì il nostro vescovo ha tenuto una conferenza ai preti sul diritto matrimoniale da cui sono emersi i notevoli problemi nell’evangelizzazione della famiglia, in un contesto assai più complicato del già difficile occidente. Successivamente i vescovi si sono parlati facendo il punto sulla missione.
Mercoledì era già ora di ritornare in Italia, tuttavia al mattino tra preti e vescovi si è fatto sintesi, sulla visita e le prospettive.
Sicuramente dopo un anno e mezzo di presenza a Beira si è fatto molta strada, la nostra collaborazione presbiterale si è più definita, si è impostato il lavoro con le parrocchie, si è pure costruito molto. Tuttavia si è ancora all’inizio del cammino pastorale, le comunità ministeriali sono ancora molto fragili e la pastorale in genere è ancora ad uno stato germinale; soprattutto nel lavoro con i laici, le sfide culturali e sociali non mancano, a partire dalle lingue locali.
Sono stati giorni intensi, dove questa terra africana ha comunicato ai due Vescovi nel quotidiano la sua sofferenza e fatica, la sua profonda umanità e dignità, ma pure il desiderio di una maggiore giustizia.
Un grande grazie ai due Vescovi per questa scelta coraggiosa: quella di vedere due Chiese italiane cooperare a servizio di una diocesi dell’Africa.
E’ necessario che questa nuova esperienza rimanga uno stimolo forte per pensare come essere Chiesa che segue Gesù nel contesto polesano, in compagnia degli uomini di questo tempo, in particolare dei fratelli africani.

Don Giuseppe