"Chiedo a tutti i fedeli della Diocesi (e a tutti gli uomini e donne di buona volontà) di riflettere con apertura di mente e di cuore sulle parole dei Vescovi"

Il Vescovo Pierantonio condivide pienamente la Nota della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana sul tema “Migranti, dalla paura all’accoglienza”

Migranti, dalla paura all'accoglienza

Come Vescovo di Adria-Rovigo, condivido pienamente la Nota della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana sul tema “Migranti, dalla paura all’accoglienza”. Chiedo a tutti i fedeli della Diocesi (e a tutti gli uomini e donne di buona volontà) di riflettere con apertura di mente e di cuore sulle parole dei Vescovi. La complessità del fenomeno migratorio e la legittima discussione sulle modalità per regolarlo, non devono farci perdere di vista l’impegno fondamentale a
custodire e difendere la vita di ogni uomo. Come cristiani dobbiamo cercare che i nostri pensieri e le nostre valutazioni, anche nell’ambito sociale e politico, siano coerenti con il Vangelo, che ci chiede di vedere in ogni uomo bisognoso di aiuto e di accoglienza l’immagine di Cristo.

IL TESTO DELLA NOTA DELLA PRESIDENZA DELLA CEI
Gli occhi sbarrati e lo sguardo vitreo di chi si vede sottratto in extremis all’abisso che ha inghiottito altre vite umane sono solo l’ultima immagine di una tragedia alla quale non ci è dato di assuefarci.
Ci sentiamo responsabili di questo esercito di poveri, vittime di guerre e fame, di deserti e torture. È la storia sofferta di uomini e donne e bambini che – mentre impedisce di chiudere frontiere e alzare barriere – ci chiede di osare la solidarietà, la giustizia e la pace.
Come Pastori della Chiesa non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determinino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto.
Animati dal Vangelo di Gesù Cristo continuiamo a prestare la nostra voce a chi ne è privo. Camminiamo con le nostre comunità cristiane, coinvolgendoci in un’accoglienza diffusa e capace di autentica fraternità. Guardiamo con gratitudine a quanti – accanto e insieme a noi – con la loro disponibilità sono segno di compassione, lungimiranza e coraggio, costruttori di una cultura inclusiva, capace di proteggere, promuovere e integrare.
Avvertiamo in maniera inequivocabile che la via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall’imbarbarimento passa dall’impegno a custodire la vita. Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana

Roma, 19 luglio 2018