Il Vescovo e i presbiteri celebreranno i riti della Settimana Santa e la Messa del giorno di Pasqua senza la presenza dei fedeli, pregando per tutto il popolo loro affidato

Settimana Santa: le indicazioni per le comunità cristiane

L’emergenza sanitaria per l’epidemia da coronavirus ci costringe a celebrare quest’anno i riti della Settimana santa e della Pasqua in una forma inedita

INDICAZIONI

L’emergenza sanitaria per l’epidemia da coronavirus ci costringe a celebrare quest’anno i riti della Settimana santa e della Pasqua in una forma inedita. Ciò non toglie però alla comunità cristiana la possibilità di vivere la sua fede in Cristo morto e risorto, anzi, le condizioni in cui ci troviamo rendono ancora più necessario celebrare e annunciare il «mistero» pasquale della vittoria di Cristo sulla morte.

Date le restrizioni in atto, non ci sarà possibile vivere i giorni santi della passione, morte e risurrezione del Signore riunendoci nelle nostre chiese. Condividendo lo sforzo in atto per contenere l’epidemia, accettiamo questo sacrificio per il bene nostro e dei nostri fratelli. Di conseguenza vivremo la Settimana Santa e la Pasqua nelle nostre case valorizzando la dimensione “domestica” e “familiare” della preghiera. A questo proposito la Diocesi offre un sussidio, preparato dall’Ufficio Catechistico e dall’Ufficio Famiglia, con delle proposte per vivere ogni giorno un momento di celebrazione e di preghiera.  

Il Vescovo e i presbiteri celebreranno i riti della Settimana Santa e la Messa del giorno di Pasqua senza la presenza dei fedeli, pregando per tutto il popolo loro affidato (QUI il sussidio per le celebrazioni della Settimana Santa senza il popolo predisposto dall’Ufficio liturgico).

Sarà possibile seguire, tramite i mezzi di comunicazione le celebrazioni a «porte chiuse», in particolare quelle del Santo Padre e del nostro Vescovo.

Le celebrazioni presiedute dal Vescovo Pierantonio nella Cappella del Seminario di Rovigo, trasmesse da Radio Kolbe e dal  canale Youtube della Diocesi di Adria-Rovigo, si svolgeranno con il seguente orario:

Domenica delle Palme e della Passione del Signore (5 aprile)

ore 19: Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme e Messa

Giovedì Santo (9 aprile )

ore 19: Messa «nella cena del Signore»

Venerdì Santo (10 aprile)

ore 15: Celebrazione della Passione del Signore

Sabato Santo (11 aprile)

ore 21: Veglia pasquale 

Domenica di Pasqua (12 aprile)

ore 19: Messa vespertina

 

Quest’anno la Domenica delle Palme non verrà benedetto l’ulivo, in quanto non si terrà la processione e pertanto non verranno distribuiti i ramoscelli d’ulivo, anche per evitare spostamenti non necessari e il pericolo di assembramenti.

Per ovvi motivi, sono sospese le confessioni e la distribuzione della comunione (sia nelle chiese che per gli ammalati nelle case), come pure l’adorazione delle “quarant’ore”, la via crucis, ecc.

Si ricorda ai fedeli la possibilità di ottenere il perdono dei peccati con un atto di contrizione (o dolore «perfetto»), che consiste nel pentimento sincero dei propri peccati, motivato dall’amore di Dio e dal dispiacere per non averlo corrisposto. Così pure, data l’impossibilità di ricevere la comunione eucaristica, si raccomanda la prassi della comunione spirituale.

Per porre un segno di unità con il Papa e la Chiesa universale si propone a tutti i fedeli di seguire la trasmissione della via crucis presieduta dal Santo Padre sul Sagrato della Basilica di San Pietro la sera del Venerdì Santo alle ore 21.

Si ricorda infine di accompagnare la preghiera con un gesto di carità, che sia concreta partecipazione alle sofferenze di tanti fratelli provati dalla crisi economica generata dall’emergenza sanitaria. Accanto alle iniziative delle singole parrocchie, segnaliamo l’impegno della Caritas diocesana, che sta coordinando e sostenendo le attività caritative delle parrocchie: si può contribuire tramite il c/c IT49 U030 6909 6061 0000 0140 482.

Il giorno di Pasqua alle ore 12 il suono prolungato di tutte le campane della Diocesi annuncerà la risurrezione del Signore e porterà un segno di consolazione e di speranza per tutto il Polesine.

CELEBRAZIONI IN STREAMING attraverso i Social media

Diversi presbiteri hanno iniziato a trasmettere via streaming le celebrazioni: l’ iniziativa è lodevole in quanto viene incontro al desiderio di tenere i contatti con la comunità, ma presenta anche alcuni aspetti problematici di cui è necessario tener conto. Innanzitutto deve essere chiaro che la celebrazione dei santi Misteri ha valore in se stessa, a prescindere dalla sua trasmissione: ciò che conta è che il presbitero celebri per il suo popolo e che il popolo ne sia informato (ad es. con il suono delle campane). La trasmissione poi non può sostituire la presenza fisica dei fedeli, necessaria perché ci sia una “parlecipazione attiva”, inoltre sono necessarie alcune attenzioni particolari per salvaguardare la dignità della celebrazione stessa, tenendo conto anche delle dinamiche specifiche dei mezzi che si usano (radio, youtube, facebook, ecc.). In particolare la celebrazione che si trasmette deve tenersi in un luogo sacro (chiesa, oratorio, cappella) e non si devono utillizzare musiche e canti registrati. In ogni caso le celebrazioni vanno trasmesse in diretta e mai in differita. Tenendo conto di tutti questi aspetti, il vescovo chiede di valutare bene l’opportunità di trasmettere le celebrazioni della parrocchia, specie quelle del Triduo pasquale, che per la loro particolarità comportano impegno e competenze notevoli.

Riportiamo QUI le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana sulle celebrazioni in streaming.