Fiorire di Pasqua

La Settimana Santa in famiglia

Sussidio per la liturgia domestica

Uno dei primi ricordi che conservo della mia infanzia (penso all’età di quattro-cinque anni) è legato ad un Venerdì Santo, in cui il papà mi portò in Chiesa per la liturgia della Passione del Signore: ho ancora presente l’impressione che mi fece baciare il Crocifisso. Così pure ricordo la celebrazione con i ragazzi del catechismo della domenica delle Palme e della Messa della Cena del Signore il giovedì santo quando ero giovane prete.
I riti della Settimana Santa e della Pasqua hanno la forza di imprimere in noi un segno indelebile e pertanto è molto importante prendervi parte ogni anno. Ciò però non deve farci dimenticare che la Pasqua, come ci viene descritta nell’Antico Testamento, era innanzitutto una festa che si celebrava in famiglia: nel libro dell’Esodo Mosé prescrive ad ogni famiglia di procurarsi un agnello, immolarlo in sacrificio e, dopo averlo arrostito, mangiarlo con pane azzimo ed erbe amare insieme con i propri familiari. Ogni anno questa cena ricordava la liberazione dalla schiavitù d’Egitto e rinnovava l’Alleanza con il Signore.
E’ importante allora che anche noi viviamo la Settimana Santa e la Pasqua, non solo in parrocchia, ma anche in famiglia con qualche piccola celebrazione vissuta insieme nelle nostre case. La Pasqua del Signore infatti tocca nel profondo la nostra vita: se noi riusciamo a seguire Gesù nel suo cammino di morte e risurrezione possiamo portare nelle vicende di ogni giorno la forza della vita nuova. Celebrare insieme nella nostra casa la Pasqua del Signore può veramente trasformare la nostra famiglia, facendola risorgere dalle esperienze di morte costituite, dai conflitti e dalle divisioni in cui cadiamo, e aprendola ad un cammino di amore e di riconciliazione.

+Pierantonio Pavanello – Vescovo di Adria-Rovigo
Rovigo, 19 marzo 2021

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Introduzione al sussidio
Nelle nostre case ogni giorno si celebra, come nella Chiesa, una viva liturgia, con una ritualità fatta di gesti di amore reciproco e gratuito, di unione nell’affrontare le prove che si presentano, di perdono e ricerca di riconciliazione, quando sopraggiun-gono conflittualità e discussioni. Lì è vivo e presente Gesù Risorto, che continua giornalmente ad intessere storia di salvezza. Ogni giornata della Settimana Santa è di una forza rituale enorme, è la fonte e il culmine del nostro essere pietre vive in Gesù Cristo crocifisso, morto e risorto per noi. Ogni giorno contiene segni e gesti che nascono nella casa del Vangelo.
Così troverete quattro spunti per ogni giorno della settimana santa:
1) Il vaso fiorito di Pasqua. Un vaso che ogni giorno della settimana santa si arric-chirà di un fiore, fino a diventare uno splendido vaso per il mattino di Pasqua, da por-re al centro della tavola.
2) L’angolo bello della casa. I cristiani ortodossi chiamano «angolo bello» lo spazio dove in casa collocano una o più icone, una lampada votiva e dei fiori. Le famiglie e quanti vivono da soli o con parenti pensino, in vista della prossima Settimana Santa e del Triduo Pasquale, un luogo in casa, anche piccolo, ma curato dove mettere in evidenza alcuni segni importanti: il Libro dei Vangeli, il Crocifisso, un cero, dei fiori, un ramoscello d’ulivo, la piccola cassetta dell’Ufficio diocesano missionario che ricor-da la Quaresima di fraternità e i progetti missionari della nostra Diocesi. Può essere il luogo dove ci si ritrova per la celebrazione della LITURGIA delle ore o, specie per le famiglie, usando «dove vuoi che prepariamo la Pasqua?» (cfr. Mt 27,17-19).
3) Un tempo per la Preghiera. Piccole celebrazioni domestiche da vivere in famiglia per riappropriarsi del Vangelo del giorno. Lo si può vivere al pomeriggio. Un grande grazie al Centro Mariano di Rovigo per la celebrazione del sabato santo, e alla par-rocchia Santa Maria del Mare di Trieste per la Via Crucis con i cantautori.
4) Signore, benedici la nostra tavola. La tavola è luogo del nostro essere famiglia, particolarmente importante in questi giorni di Passione. Proponiamo ogni sera (oppure a pranzo) una preghiera prima del pasto, così da poter fare delle nostre ta-vole una liturgia della tenerezza necessaria a Pasqua.

In collaborazione tra:
Diocesi di Adria – Rovigo
Diocesi di Vicenza
Diocesi di Chioggia