SOLENNITÀ DEI SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO

“Credo la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica”
29-06-2025

Vorrei inserire la festa dei due Santi Apostoli Pietro e Paolo, festa patronale di questa Chiesa Cattedrale, nel contesto del Giubileo. Tra l’altro da domani a mercoledì sarò a Roma con un gruppo di fedeli della nostra Diocesi per vivere il pellegrinaggio giubilare diocesano. Il pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo in Roma è uno degli elementi caratterizzanti il Giubileo. Celebrare il Giubileo infatti vuol dire tornare alle radici della fede che troviamo nella testimonianza degli Apostoli, che hanno incontrato Gesù e da lui hanno ricevuto il compito di farlo conoscere a tutti i popoli. Nel Credo noi affermiamo “Credo la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica”. Che cosa significano affermare che la Chiesa è apostolica? Vuol dire che essa poggia tramite gli apostoli sul fondamento che è Cristo. Scrive San paolo nella lettera agli Efesini: “Non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, perché siete edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti e avete come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù” (Ef. 2,19-20).

San Pietro e San Paolo sono pertanto i primi e fondamentali anelli di una catena di testimoni che ci collega a Cristo stesso: potremmo dire che la nostra comunione con il Signore passa attraverso di essi. Essere parte della Chiesa chiede che ci uniamo agli apostoli nel professare la vera fede.

È questo il messaggio che ci viene dal brano evangelico proposto in questa celebrazione, che ha il suo culmine nelle parole di Gesù a Pietro: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”. Queste parole, pronunciate da Gesù dopo che Pietro per primo aveva riconosciuto in lui il Cristo Messia, ci insegnano che la Chiesa non è una società costituita dagli uomini secondo i loro pensieri e le loro preferenze, ma è la comunità di coloro che si uniscono a Pietro nel proclamare la fede in Gesù Cristo. Chi edifica la Chiesa è Cristo, è lui che sceglie liberamente un uomo e lo pone alla base. Pietro non è altro che uno strumento, la prima pietra dell’edificio, mentre Cristo è colui che pone la prima pietra. Tuttavia non si può essere veramente e pienamente nella Chiesa se non si è in comunione con la fede di Pietro e la sua autorità. Sant’Ambrogio esprime questa verità con una frase molto incisiva: “Ubi Petrus, ibi Ecclesia”: dove c’è Pietro lì c’è la Chiesa. Ciò non significa che Pietro da solo è tutta la Chiesa, ma che non vi può essere Chiesa senza Pietro. Il ruolo di Pietro è un servizio e Gesù dopo la Pasqua lo conferma quando gli dice “Pasci le mie pecore!”. Pietro è chiamato a continuare la funzione di Gesù di essere il Servo e il Pastore della sua Chiesa.

Testimone di Cristo, pastore e servo dei credenti, sono le prerogative passate da Cristo a Pietro e da Pietro trasmesse ai suoi successori, i Vescovi di Roma. Il Vescovo di Roma, il Papa, è il centro della comunione della Chiesa, colui che ci conferma nella vera fede, la fede di Pietro e degli apostoli.

È importante che in questa festa dei Santi Pietro e Paolo rinnoviamo la nostra adesione di fede all’insegnamento del Papa: Ricordiamo che la comunione con il Papa, l’adesione al suo insegnamento è criterio per poter vivere nella Chiesa. È importante ricordarlo in questo tempo in cui, dopo la morte di Papa Francesco, abbiamo assistito all’elezione di un nuovo Papa, Leone XIV. È bello constatare come il nuovo pastore della Chiesa universale sia stato accolto in generale con curiosità e simpatia. Non meraviglia però che quando comincerà a fare delle scelte vi saranno anche critiche e incomprensioni: come membri della Chiesa però non dobbiamo lasciarci condizionare da un atteggiamento solo umano nel guardare al Papa e ai suoi insegnamenti. Se veramente crediamo nella Chiesa, dobbiamo guardare a Lui come al Pastore che il Signore ci ha dato, colui che come Pietro ha il compito di confermare i fratelli nella fede.

Concludendo vorrei richiamare l’episodio che ci è stato proposto nella prima lettura. Pietro è in carcere, in attesa di essere consegnato al popolo con il rischio di fare la stessa fine del Maestro. Tutta la Chiesa era in preghiera per lui: è questa la cosa più urgente e necessaria da fare anche oggi. Come i cristiani della prima comunità di Gerusalemme dobbiamo pregare: pregare perché Dio faccia di noi dei cristiani veramente apostolici, saldamente ancorati alla fede degli apostoli Pietro e Paolo; pregare per il successore di Pietro perché Egli che lo ha collocato sulla Cattedra del Principe degli Apostoli lo illumini e lo renda capace di guidare la Chiesa nella fedeltà a Cristo suo Fondatore.