Teatro Don Bosco

NON SAPEVO CHE IL MARE FOSSE SALATO

Spettacolo Teatrale

Ho letto tutto d’un fiato il libro di due miei carissimi amici “Non sapevo che il mare fosse salato”di Nandino Capovilla e Elisbetta Tusset che parla di storie di viaggi di ragazzi incontrati a Lampedusa. Ho cominciato a pensare a come poterlo presentare, ma sempre di più si allontanava da me idea di organizzare una cosa per gli “addetti ai lavori“ in cui operatori o persone già sensibili a questi argomenti riflettono e si re-sensibilizzano tra loro. Volevo che arrivasse anche a chi proprio da questa realtà é molto lontano..E l’unico modo che conosco è il teatro!

L’idea è quella di passare una serata bella e divertente, coinvolgente e leggera, ma di tornare a casa con un altro punto di vista o con una parola che possa rimanere nel cuore.

Mi sono lasciata interpellare personalmente dalle storie e dalla cura che hanno le cinque donne protagoniste del libro nell’accudire i loro “figli del mare”, così ho messo insieme due storie. Ho trovato la testimonianza dei viaggi fatti dalla mia famiglia raccontati da mia nonna e dei suoi undici fratelli, tutti immigrati in vari paesi del mondo (America, Australia eccetera) e ho cercato similitudini e risonanze con i viaggi descritti a Lampedusa. Contemporaneamente i ragazzi della Cooperativa Porto Alegre con la quale entro in contatto per situazioni di servizio e lavorative avevano voglia di dire la loro con il teatro. E allora ci siamo messi a ragionare insieme. Ne è uscito uno spettacolo di letture, canzoni, danze africane e tamburi. Il messaggio finale per noi è che tutti nella vita cerchiamo, chi in un modo che nell’altro, un posto da poter chiamare casa, dove ci sia pace e dove si possa stare bene. Via il libri di scuola, fuori le scarpe da corsa!

Non sindacheremo sulle motivazioni economiche, politiche o razionali che governano lo Stato attuale. Non è una presa di posizione né una denuncia, non è il pietismo o la compassione che mi hanno spinto a mettere insieme tutto questo e lo scopo non è quello di vederci uscire dal teatro più tristi e appesantiti. È un racconto di un viaggio di chi cerca un posto da poter chiamare casa. Un viaggio dentro e fuori di me, della mia famiglia e di alcuni amici che hanno avuto la pazienza e il coraggio di raccontarsi. Un racconto per permettere un incontro di pancia, testa e cuore perché “se chi ascolta non è disposto a sentire l’altro come parte del proprio respiro, della propria vita, non serve a nulla il narrare”.

Martina de Michele

Lo spettacolo si svolgerà sabato 23 giugno alle ore 21 presso il Teatro Don Bosco di Rovigo. Ingresso a offerta libera.