Un rifugio per chi è in difficoltà: la chiesa apre le porte

Presentato il progetto della diocesi, sostenuto dal contributo della Fondazione Cariparo

Il progetto diocesano di accoglienza apre i battenti. Già da un anno, nella casa di Sant’Apollinare, vengono accolte persone in difficoltà abitativa. Ma dal 2 maggio, è stato alzato il sipario ufficialmente sul progetto “Accolgo”, lanciato dalla diocesi di Adria-Rovigo tramite la Caritas diocesana e sostenuto da un prezioso contributo della Fondazione Cariparo. Presenti, per l’occasione, il vescovo Pierantonio Pavanello che ha aperto la serata con un momento di preghiera.

Poi, prima della presentazione del progetto, Ludovico Guglielmo ha raccontato, supportato da un video, questo primo anno di cammino. “Un’accoglienza – ha detto il parroco di Borsea, Paolo Cestarollo – che fronteggia lo stato di bisogno di persone a rischio marginalità socio-economica“. Quindi Elisa, operatrice della Caritas diocesana, ha raccontato la sua esperienza, all’interno di un team di dieci volontari, per aiutare le persone in difficoltà: “Si tratta – le sue parole – di un’esperienza che speriamo possa essere estesa anche ad altre parrocchie del territorio”.

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