L’intercessione di San Bellino ci aiuti a mettere insieme le forze, a vincere quello spirito individualistico che frena ogni percorso di crescita e di sviluppo. Impariamo dal nostro Patrono quello spirito di mitezza e allo stesso tempo di tenacia che ha contraddistinto la sua azione di pastore, preoccupato delle cose di Dio ma attento anche al bene della città degli uomini
Festa Provinciale del Ringraziamento. La Solennità di Cristo Re dell’Universo ci invita a rivolgere il nostro sguardo a Colui che è il Signore della nostra vita
La vita oltre la morte è strettamente collegata con l’immagine di Dio propria della fede cristiana: per i cristiani non c’è vita eterna senza Dio, ma non è pensabile un Dio che non doni all’uomo la vita eterna.
Siamo figli di Dio: fin d’ora quindi siamo simili a lui, anche se lo saremo in pienezza e in modo definitivo quando «egli si sarà manifestato e noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è».
La Vergine delle Grazie, Madre e Mediatrice della Grazia, ci mostra quale deve essere la nostra testimonianza di cristiani in questo momento in cui il mondo è diviso da una guerra terribile. Anche noi dobbiamo come lei, «intercedere», cioè «stare in mezzo» tendere le mani ai contendenti per costruire la pace.
La creatività e l’immaginazione dello Spirito hanno ispirato il desiderio di preti e collaboratori laici di mettersi insieme per un nuovo progetto pastorale, di fare rete, di riscoprire la bellezza di un ministero e di una vita parrocchiale non più vissuti nell’isolamento, nell’autoreferenzialità e anche nella tiepidezza e nella mediocrità.
Guardiamo a Maria per rinnovare la consapevolezza della nostra chiamata: come dice Paolo nella seconda lettura anche noi siamo stati «chiamati secondo il suo disegno» e «se siamo stati chiamati, siamo stati anche giustificati e se siamo giustificati siamo anche glorificati».